martedì 16 aprile 2013

Due stagioni con la rappresentativa regionale - parte seconda

Eccomi di nuovo qui, come promesso, a parlarvi della mia esperienza appena conclusa con la rappresentativa femminile regionale.

Allora, riprendiamo a raccontare: Dopo aver superato il primo momento di sconcerto, di cui ho parlato nel post precedente,  e dopo aver cercato, con risultati piu o meno profiqui, di vedere qualche allenamento delle squadre provinciali, il lavoro vero e proprio è cominciato con la partecipazione da osservatore interessato al Trofeo delle Provincie (TdP) il 23 gennaio a Oristano. Bisogna purtroppo dire che quell'anno (2011) la fascia di età del TdP era la stessa del Trofeo delle Regioni (TdR), e cioè 96-97. Questo è stato, tra l'altro, uno dei cambiamenti che con Pier Paolo siamo riusciti a introdurre, a nostro parere in positivo, a partire dall'anno successivo. Ma di questo ne parlerò più avanti.

Oltre che per osservare all'opera le pallavoliste più "in gamba" che la Sardegna poteva offrire, il TdP è stata un'occasione per definire con Pier Paolo i programmi di lavoro e per comprendere che cosa il CR sardo si aspettava da noi. Sicuramente ora avevamo le idee più chiare e potevamo iniziare ad organizzare, sin dai primi di febbraio, i primi collegiali.

Devo dire la verità, mi aspettavo poco. Ero cosciente dei problemi del volley femminile sardo, basta scorrere i vecchi articoli di questo blog per conoscere il mio punto di vista. Però, pur riconoscendo che ho visto pochissimi talenti degni di questo nome, ho visto tante ragazze assetate di pallavolo, fisicamente dotate e tecnicamente ben impostate, anche se purtroppo non in tutti i fondamentali. Insomma a mio parere il materiale su cui lavorare c'era, al contrario di quello che spesso noi allenatori ci raccontiamo, come alibi, per giustificare i nostri scarsi risultati in palestra.

Ma era giunto il momento di concentrarci  sul primo obiettivo della stagione, i Giochi delle Isole, che si sarebbero tenuti a Palermo da lì a poco. Il gruppo era più o meno quello del TdR dell'anno precedente, con qualche piccola modifica, anche a causa dei cambiamenti sul sistema muro-difesa che avevamo deciso di fare. L'obiettivo era infatti il primo posto, che voleva dire vincere con le fortissime padrone di casa: la squadra siciliana. E vista la caratura tecnica delle avversarie sapevamo che questo non sarebbe stato possibile senza un sistema di gioco un pochino più "evoluto".

Così, dopo un sempre troppo breve periodo d'allenamento, il 23 maggio il volo charter messo a disposizione dal CONI ci aspettava per portarci in Sicilia, dove per la prima volta avremmo potuto verificare la bontà del lavoro fatto fino ad allora. Ma di questo vi parlerò la prossima volta. Ciao!

martedì 5 marzo 2013

Due stagioni con la rappresentativa regionale - parte prima

Ciao a tutti! Riprendo a scrivere su questo blog, sperando che mi abbiate perdonato la lunghissima assenza dovuta alle cause di cui ho parlato nel precedente post, con l'intenzione di raccontarvi la mia esperienza con la selezione regionale femminile della Sardegna.

Tutto è iniziato con una telefonata di Vincenzo, presidente della FIPAV Sardegna, nel dicembre 2010, in cui mi disse che era stato fatto il mio nome durante una riunione del C.R.Sardo e che voleva verificare la mia disponibilità a ricoprire l'incarico di allenatore delle squadre giovanili federali sarde, insieme ad un altro allenatore di cui ancora ignoravo il nome e per un biennio, fino alle prossime elezioni regionali.

Sinceramente la richiesta mi ha preso un pò alla sprovvista; non mi aspettavo infatti, per vari motivi, che la FIPAV regionale mi tenesse tanto in considerazione da affidarmi un incarico di tale importanza. E' vero, solo sei mesi prima la mia squadra aveva ottenuto la promozione in serie B2, ma questa era tutta un altra cosa! Tra l'altro avevo appena deciso di prendermi un anno sabbatico dal volley per dedicarmi all'ampliamento della famiglia... Vabbè, secondo voi che ho fatto? Naturalmente ho detto di si, mi piacciono le nuove esperienze, e un pò incoscentemente ho deciso di iniziare questa avventura.

Così ho cominciato a lavorare, ad informarmi con altri allenatori che avevano già fatto questa esperienza, a cercare materiale per farmi un corretto modello prestazionale da seguire in palestra. Nel frattempo si delineavano meglio i contorni dell'incarico: Io sarei stato 1° allenatore per i Giochi delle Isole e 2° al Trofeo delle Regioni. Mi fu comunicato anche il nome dell'altro allenatore, Pier Paolo, di Olbia, che conoscevo poco e solo come avversario in alcuni campionati di Serie C. Lui sarebbe stato il 1° allenatore nel Trofeo delle Regioni e il mio secondo nei Giochi delle Isole.

Tante incognite e poche certezze. Questa era la sensazione all'inizio. Un salto nel buio? Con Pier Paolo iniziammo a sentirci al telefono per organizzare il lavoro ed i primi raduni allo scopo di conoscere le atlete. Anche lui, come me, è dubbioso. Non mi conosce,  non sa come lavoro in palestra, non conosce il mio carattere, non sa se ci troveremo bene insieme. Lo capisco. In questa regione ci sono tanti ottimi allenatori ma anche tanti presuntuosi ed esaltati, perciò non è facile dare subito fiducia ad uno (quasi) sconosciuto.

Pensammo che fosse meglio dividerci i compiti, almeno per i primi raduni. La Sardegna è grande, troppo grande e mal collegata. Le ragazze da vedere erano tantissime, perciò decidemmo: lui iniziò a fare una prima indagine nella zona di Sassari e Nuoro ed io ad Oristano e Cagliari.

Ci iniziammo a scontrare con i primi problemi: disponibilità e logistica delle palestre, campanilismi tra società, timore di vedersi soffiare le proprie atlete dalle "solite" società più ricche... oltre ad una diffusa diffidenza, soprattutto da parte delle società più "piccole", verso la FIPAV regionale e, di conseguenza, verso di noi che la rappresentevamo. Ho cercato di capire i motivi di questa diffidenza, parlando coi dirigenti e gli allenatori delle società. Sono saltati fuori i motivi più disparati, dalla semplice antipatia alla critica al lavoro fatto da chi ci ha preceduto, dall' incomprensione dell'utilità della rappresentativa regionale alla presunta ingratitudine dovuta ad episodi passati.

Insomma un campo minato. La prima cosa che allora decisi di fare era di cercare di comprendere i problemi che le società ponevano e, pur conscio di non poterli risolvere, cercare quantomeno di fargli capire l'importanza del nostro lavoro ed i vantaggi che le ragazze e, di riflesso, la società di appartenenza potevano avere nel lavorare in palesta con ragazze di altre società, anche se solo per pochi allenamenti.

Ho anche cercato di coinvolgere il più possibile allenatori, dirigenti e genitori, convinto che l'esperienza della selezione regionale deve andare oltre il coinvolgimento della singola atleta, diventando un occasione di partecipazione e scambio di opinioni che coinvolga tutti, ed in particolare quelle realtà più isolate che, probabilmente,  hanno meno occasioni di confronto pallavolistico al di fuori della loro zona o provincia (l'ho sempre pensato, come dimostra questo post scritto sei anni fa).

A questo punto mi chiederete: come è andata? Sei riuscito a combinare qualcosa? Beh, spero e penso di si. Ma non voglio annoiarvi troppo, ve lo racconterò in un prossimo post. Ciao e a presto.

venerdì 1 marzo 2013

Sto tornando... dopo due fantastiche esperienze!

Prima di tutto due parole: Grazie e Scusatemi.

Grazie perchè durante il lunghissimo tempo in cui ho dovuto, mio malgrado, trascurare questo blog ho ricevuto moltissimi messaggi (e non solo dalla Sardegna) che mi invitavano a riprendere a scrivere. Non credevo che il mio blog fosse letto da così tante persone e lo scoprirlo mi ha fatto indubbiamente molto piacere.

Scusatemi per aver smesso di scrivere per così tanto tempo. Ma a mia parziale difesa adduco la recente paternità che mi ha assorbito totalmente, privandomi anche di quel poco tempo che di norma usavo dedicare a questo blog. Aggiungo poi che in questi ultimi due anni, oltre ad allenare le mie squadre, mi sono assunto anche l'impegno di seguire le rappresentative regionali femminili: Ecco spiegata, ma non completamete giustificata, la mia "scomparsa" dalla rete.

Ora i miei impegni si sono un pò ridotti e sto prendendo il ritmi giusti anche nel fare il papà. E' perciò mia intenzione riprendere ad annoiarvi, tediandovi di tanto in tanto con le solite, strampalate elucubrazioni ed i conseguenti quanto discutibili commenti sul mondo del volley isolano e non, visto sempre con l'ottica di chi passa il suo tempo in palestra facendo l'allenatore.

Sto preparando un post sulla mia esperienza con le rappresentative regionali con cui, come ho detto prima, ho avuto l'onore di lavorare seguire nello scorso biennio. Devo anche concludere un paio di discorsi lasciati in sospeso con gli ultimi post. Perciò... STAY TUNED!