mercoledì 28 febbraio 2007

La forma mentale del doping.

Che cos'è il doping? ve lo siete mai chiesti? State pensando a questa o quella sostanza? Ormoni? Aminoacidi? Eritropoietina? Okay, okay, certo. questo lo sappiamo tutti. Per fortuna nel nostro sport, almeno a livello regionale, questo tipo di sostanze non hanno (per ora?) un grande seguito.
Ma io voglio ragionare un pò con voi non del doping "chimico", ma della forma mentis che porta al doping. Questa, al contrario, la vedo sempre più diffusa; soprattutto tra i giovani. Anche nel nostro sport.
Va bene, ho capito... cercherò di essere più chiaro: A mio parere il doping, come ogni altro illecito sportivo, è il gradino finale di una mentalità corrotta, che si basa su due assiomi fondamentali:
1) Voglio il risultato, ma non sono disposto a sacrificarmi per averlo.
2) Io sono più furbo/intelligente/scaltro degli altri.
Questa mentalità, anche al di fuori dello sport, sta crescendo in modo esponenziale. Sta diventando predominante. Il perchè non lo sò, ma ogni volta che sento un allenatore (me compreso) lamentarsi con frasi del tipo: "i giovani non hanno più voglia di fare sport", "ci sono troppe alternative alla palestra", eccetera, penso che forse il doping è già tra noi, è solo questione di tempo.
Dobbiamo combattere questa idea di vittoria-senza-sacrificio, abbiamo ancora poco tempo... presto qualcuno inventerà il "viagra" dello sport, una pillola colorata che ci farà saltare 2 metri, schiacciare fortissimo, ricevere bene e non avrà controindicazioni. A quel punto sarà troppo tardi. Lo sport, almeno quello che noi conosciamo, sarà già morto.

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