mercoledì 27 giugno 2007

Ancora sulla "fast"...

Ho ricevuto una e-mail da un collega allenatore che mi chiedeva, tra le altre cose, come mai la fast non viene usata nel maschile. Gli rispondo pubblicamente così ne approfitto anche per aggiungere due parole sulla tattica della fast, di cui non ho parlato nel post che ho scritto qualche tempo fa.

Intanto, è giusto ricordare che non è proprio vero che nel maschile non esiste il primo tempo "dietro" con stacco a un piede. Ho visto personalmente sul satellite in TV un giocatore, mi pare fosse nel campionato francese, usarlo con regolarità ed efficacia. Però è vero anche che è rarissimo osservare questo tipo di attacco tra i maschi, e ciò secondo me è dovuto principalmente ad un paio di motivi molto precisi:

1) Il muro nel femminile è mediamente meno invadente e meno veloce negli spostamenti. Inoltre il muro maschile riesce, anche dopo aver eseguito il salto, a coprire efficacemente un zona di rete più ampia col l’adattamento della posizione delle braccia. Questo limita molto uno dei vantaggi della fast rispetto al primo tempo tradizionale, e cioè il poter colpire la palla discrezionalmente in un tratto di rete molto ampio, evitando così muro.

2) Nel maschile l’uso dell’attaccante di posto 1 dalla seconda linea è più efficace che nel femminile, quindi molto più sfruttato. Portare l’attacco degli attaccanti centrali verso la zona 2 con l’alzatore in prima linea (ricordo che la fast viene usata quasi sempre in queste rotazioni) implica un vantaggio per il muro avversario in termini di pre-piazzamento sull’attacco proveniente da zona 1/2.

Sono sicuro che diversi allenatori del settore maschile hanno sperimentato a vari livelli l’uso della fast, ma evidentemente i risultati in termini di efficacia non sono stati soddisfacenti, o per lo meno non è stata riscontrata l’efficacia espressa da altre combinazioni d’attacco. Sarebbe interessante conoscere i risultati di questi test.

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