domenica 8 luglio 2007

Allenare i "riflessi"?

Vagando tra i forum ed i blog di volley che leggo saltuariamente, mi sono imbattuto in una domanda, postata probabilmente da un giocatore che ha il ruolo di libero, che mi ha interessato molto: E' possibile allenare i riflessi? Mamma mia, ho pensato, bella domanda... così ci ho ragionato un pò su, tanto per cercare di chiarirmi le idee e provare ad arrivare ad una risposta plausibile. Vi riporto il risultato di questo "brainstorming":

Per iniziare, a mio parere, quando genericamente parliamo di "riflessi" probabilmente intendiamo un insieme di almeno quattro attività, consecutive ma distinte, che il nostro organismo compie dal momento in cui avviene l'evento al quale dobbiamo reagire fino a quando iniziamo a muoverci, e cioè:
1) osservazione e valutazione dell'evento
2) scelta della corretta risposta motoria;
3) trasmissione dell'impulso nervoso dal cervello al sistema motorio (muscoli);
4) attivazione delle fibre muscolari interessate e conseguente inizio del movimento.
Il problema è come intervenire per migliorare la rapidità e l'efficenza di questo processo.

Iniziamo dalla fase 1: credo che per migliorarla si deve lavorare sull'attenzione e la concentrazione. L'atleta deve allenarsi a riconoscere e concentrare l'attenzione sui particolari che possono influire sull'azione, cercando di escludere tutto il resto. Inoltre è importantente aumentare al massimo la volitività, creare in pratica una forma mentale che sia "aggressiva" verso il pallone.

La fase 2 è a mio parere la fase più importante, su cui tutti gli allenatori dovrebbero lavorare molto, in particolare coi giovani. Troppo spesso infatti l'errore viene fuori non tanto da una lentezza nell'intervento, ma a causa di una scelta errata della tecnica da usare. Noi allenatori ci preoccupiamo giustamente di far acquisire ai nostri atleti le diverse tecniche, ma trascuriamo spesso di insegnare a scegliere tra queste tecniche, delegando al tempo e all'esperienza dell'atleta la scelta tra le diverse opzioni del suo bagaglio tecnico.

La fase 3 è forse quella meno allenabile in modo specifico, anche perchè tutto avviene in tempi nell'ordine dei millisecondi, perciò un miglioramento in questa fase non credo consentirebbe miglioramenti sostanziali sull'azione complessiva.

La fase 4 è la parte "muscolare" della reazione, perciò è allenabile lavorando sulla capacità dei muscoli a contrarsi rapidamente... ci sono intere bibliografie sull'argomento, perciò non vi tedio discutendo di reattività e forza "esplosiva".

Per concludere, credo che se lavoriamo bene sulle fasi 1,2 e 4, la somma dei miglioramenti porterà ad un incremento sostanziale della velocità di reazione ed intervento... insomma, diciamo dei "riflessi". Se poi qualcuno di voi ha proposte di attività o altre esperienze in merito fatemele sapere, perchè l'argomento mi interessa molto.

4 commenti:

Flame ha detto...

a me hanno sempre insegnato che per migliorare i riflessi bisogna cercare di anticipare il pallone cercando di prevedere quello che può succedere. secondo me bisogna cercare di allenare questo.

luna ha detto...

Ciao, io risponderei alla tua domanda affermando che i riflessi si possono allenare! Un esempio classico, sono quegli esercizi in cui all'atleta viene segnalata la zona in cui dovrà attaccare solo quando ha già iniziato la sua rincorsa, o al palleggiatore la zona dove alzare solo quando ha la palla in mano!
In particolare, essendo una psicologa che si interessa al mondo dello sport, proporrei per allenare i processi di anticipazione (per esempio, in difesa, ricezione o muro)di far vedere dei filmati in cui il colpo d'attaco, la battuta o l'alzata, viene bloccata al momento del contatto della mano con la palla. Al giocatore sarà richiesto di prevedere dove andrà a finire la palla. In questo modo con un training accompagnato dall'insegnamento di strategie adeguate da usare (es. osservare il movimento della spalla, il braccio o la posizione delle mani), si potrebbero allenare le capacità di anticipazione da trasferire poi in campo!

Stefano Fanti ha detto...

Capacità di reazione e capacità di anticipazione sono due cose ben distinte, anche se entrambe rientrano nelle cosiddette capacità coordinative speciali.
Per quanto riguarda la capacita di reazione, parliamo di discriminazione delle informazioni in ingresso, per una risposta motoria immediata.

La capacità di anticipazione è legata ad una previsione probabilistica fortemente legata al bagaglio tecnico individuale.

Esercitazioni se ne possono inventare in quantità industriale, ma per chi ha difficoltà o poca fantasia, voglio dare due consigli:
Nel primo caso: consultare un qualsiasi libro di educazione fisica per le scuole MEDIE, dove sono spiegate le capacità coordinative e se siete fortunati trovate anche una tassonomia degli esercizi.
Nel secondo caso: durante un esercizio qualsiasi che proponette ai vostri allievi per raggiungere un particolare obbiettivo tecnico, provate a chiedervi quali sono le capacita motorie (coordinative o condizionali) che intervengono. In questo modo potete estrapolare e modificare situazioni utili al vostro caso.

L@z ha detto...

Si, in effetti bisogna stare attenti a non confondere tra "reazione" e "anticipazione". entrambe sono importanti e vanno allenate ma, per quanto io sia un allenatore che crede molto nell'insegnare a "leggere" ed anticipare il gioco degli avversari, in certe occasioni, come per esempio la difesa della palla deviata dal muro, anticipare è quasi impossibile.